L’User Experience (abbreviato in UX) è un concetto chiave nel mondo del design e dello sviluppo di prodotti. Ma cos’è esattamente l’UX e perché è così importante? In questo articolo, esploreremo il significato dell’User Experience e scopriremo perché è fondamentale per il successo di qualsiasi prodotto o servizio.
La mia definizione di UX
Esistono tante definizioni di UX, ma ecco quella che preferisco: “La user experience studia la relazione tra un utente e un prodotto o servizio”.
Il prodotto o servizio
Concentriamoci per un attimo sulla parola “prodotto” o “servizio”.
Come puoi notare non sono parole legate a un software e infatti la user experience riguarda qualunque tipo di prodotto esistente, anche del mondo reale.
La sedia in cui siamo seduti ha una sua UX: il modo in cui ci sentiamo comodi o scomodi, se ha delle rotelline, se si muove, se fa rumore, se possiamo poggiare la testa.
Le finestre della stanza in cui ci troviamo: il modo in cui si aprono. Il rumore che lasciano passare.
La stanza stessa, la sua grandezza, la forma che ha.
Tutto questo ha avuto una progettazione, qualcuno che ha cercato di garantirci la migliore esperienza possibile, magari non era una persona chiamata “UX designer”, ma di sicuro qualcuno esperto di prodotto e di come creare una relazione con un utente.
La relazione
L’utente
Fino a qui abbiamo descritto un problema che sembrerebbe essere confinato solo a lui, all’utente. È lui che perde tempo. È lui che sbaglia. È lui che è arrabbiato. E tutto sommato potremmo pensare: perché tutto questo dovrebbe essere rilevante per noi che stiamo progettando il sito? Voglio dire, se ha un motivo valido, userà comunque il prodotto, no? Potrebbe anche essere vero, ma la realtà, come sempre, è molto più sfumata di così.
Anche se l’utente dovesse decidere di navigare il sito web, nonostante una cattiva user experience, questo creerà in lui un atteggiamento di chiusura, di sfiducia. Di diffidenza.
Non fidandosi più di noi, comincerà a percorrere strade che non avevamo previsto. Comincerà a cliccare cento volte il tasto “continua” perché, ormai cieco dalla rabbia, non riesce più nemmeno ad accorgersi del messaggio di errore che nel frattempo è spuntato.
Facendo un parallelo col mondo reale, quando dobbiamo montare una libreria cominciamo col seguire le istruzioni, fiduciosi nel mondo. Forse ci mettiamo persino a fischiettare.
Ma il primo intoppo incrina la nostra fiducia.
Il secondo annienta le nostre speranze.
Al terzo siamo già scoppiati a piangere.
Ci chiediamo:
«Come diavolo mi è venuto in mente di fare questa cosa?»
«Cosa ho fatto di male nella vita per essere arrivato a questo punto?»
«Chi sono davvero io, se non sono capace di montare una libreria?»
È in quel preciso momento che cominciamo ad applicare le nostre regole.
Prendiamo un pezzo che non c’entra niente, ma lo facciamo stare lì dove vogliamo a colpi di martello. Saremmo disposti a farcelo entrare a testate, ormai.
Alla fine finiamo il lavoro soddisfatti, in un bagno di sudore, con due assi in mano che non capiamo proprio a cosa diavolo avrebbero dovuto servire.
Se valutiamo solo il risultato, diremmo che l’utente ha raggiunto pienamente l’obiettivo. Ma come si sente, dentro? Come reagirà la prossima volta che dovrà occuparsi di un nuovo montaggio? Qual è il suo sentimento nei confronti del negozio che gli ha venduto quella libreria? Come si sentirà quando la moglie gli farà notare che la libreria è misteriosamente crollata dopo aver aggiunto un libro di troppo? Queste domande hanno un impatto enorme sulla relazione tra lui e il brand di quel prodotto (probabilmente anche sulla relazione coniugale, ma per fortuna questo non ci riguarda).
Se è vero che ciò che conta è raggiungere il risultato, un bravo designer deve tenere in conto il modo in cui l’utente arriva a quel risultato. Che non deve essere casuale, randomico, fortunoso; ma previsto. Previsto da noi, ovviamente, altrimenti cosa progettiamo a fare.
Nel momento in cui l’utente non capisce le regole d’uso e decide di andare per la sua strada, lo abbiamo perso. Non abbiamo più il controllo sulle sue azioni, non sappiamo cosa farà e certamente in queste condizioni non abbiamo alcuna possibilità di convincerlo ad acquistare, o a lasciare la sua email o qualunque altra azione abbiamo previsto che lui faccia.
Perché l’UX è così importante
Un’User Experience positiva è essenziale per il successo di qualsiasi prodotto o servizio. Ecco alcune ragioni per cui l’UX è cruciale:
1. Fedeltà degli utenti:
Gli utenti soddisfatti tendono a essere più fedeli e a utilizzare un prodotto o servizio nel lungo termine. Un’UX di alta qualità contribuisce a creare relazioni durature con gli utenti.
2. Migliora la reputazione:
Un’UX positiva aiuta a costruire una buona reputazione per il tuo marchio. Gli utenti felici sono più propensi a condividere le loro esperienze positive con altri.
3. Aumenta la conversione:
Un’UX ben progettata può aumentare le conversioni, che si tratti di vendite, iscrizioni o qualsiasi altra azione desiderata. Gli utenti sono più inclini a compiere azioni quando l’esperienza è fluida e senza intoppi.
4. Riduce i costi di assistenza:
Un’UX migliore riduce il numero di richieste di assistenza e di problemi riscontrati dagli utenti, risparmiando tempo e risorse.
5. Concorrenza:
In un mercato competitivo, l’UX può essere il fattore determinante che distingue un prodotto o servizio da un altro. Un’esperienza superiore può dare un vantaggio competitivo significativo.
Conclusioni
L’User Experience è un elemento fondamentale per il successo di qualsiasi prodotto o servizio. Un’UX positiva migliora la soddisfazione degli utenti, aumenta la fedeltà, riduce i costi e può fare la differenza nel mercato. Pertanto, è essenziale investire nella progettazione e nell’ottimizzazione dell’UX per garantire il successo a lungo termine del tuo prodotto o servizio. Ricorda che l’esperienza utente è un processo in continua evoluzione, quindi resta sempre attento alle esigenze e ai feedback degli utenti per migliorare costantemente l’UX del tuo prodotto.
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